Archives

La bellezza di lavorare a contatto con l’acqua

Categoria 4

No Comments

L’acqua è il primo elemento. La vita sulla terra è stata possibile per la presenza di acqua da cui ha avuto origine il brodo primordiale e i primi mattoni della vita gli amminoacidi e poi le proteine. Il nostro corpo è composto di acqua al 65%. L’acqua è parte del nostro viaggio dentro la pancia della nostra mamma. L’acqua ci avvolge quando siamo immersi in essa. Il nostro corpo pesa di meno in acqua secondo il Principio di Archimede per cui riceviamo una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del volume del liquido spostato. Proprio per questo il nuoto oltre ad essere uno sport completo, in quanto mette in movimento tutti i muscoli, sottrae alla colonna vertebrale il peso dell’azione della forza di gravità, ed è un toccasana per chi ha problemi alla spina d’orsale o alle articolazioni.

Nuotare rilassa e scarica la tensione nervosa e secondo varie ricerche il nuoto favorisce la neurogenesi migliorando la memoria e l’apprendimento.

La vita dietro le quinte di un istruttore di nuoto

Categoria 3

No Comments

Per tutti gli anni in cui ho svolto questo lavoro ho avuto molte soddisfazioni. Sia dai genitori dei miei allievi che si sono spesso complimentati con me, sia da corsisti adulti stessi che spesso non pensavano di imparare a nuotare così velocemente e magari anche a tarda età. Io che sono uno studioso principalmente, che provengo da ingegneria, ho svolto questo lavoro per anni per vivere e perché per me era istintivo come nuotare. Io prediligo comunque le piscine all’aperto e l’estate. Per me lavorare in piscina era una vacanza vera e propria. L’azzurro dell’acqua, del cielo e del sole erano e sono tutt’ora per me dispensatori di energia. Per non parlare poi di tutte le persone che si conoscono e di tutte le relazioni sociali che s’intessono.

Consigli pratici per migliorare il tuo stile libero

Categoria 2

No Comments

Innanzi tutto diciamo che esistono due tipi di stile libero uno a braccio teso e uno a braccio flesso. Lo stile libero a braccio teso è più elementare e s’impara con facilità dopo le prime lezioni. Non richiede molta acquaticità quindi ed è utile per migliorare la coordinazione e quindi tutti i movimenti complessivi: la bracciata, la gambata e la respirazione. Però essendo il braccio teso sia nella sua fase aerea che subacquea,è più pesante, si raggiunge una velocità inferiore e una minore resistenza. Lo stile libero a braccio flesso lo si esegue in un secondo momento quando ormai si è raggiunti un certo livello di conoscenza dell’acqua. Durante la fase aerea, di recupero, il gomito risulta piegato e rilassato, proprio per diminuire lo sforzo mentre durante la fase subacquea il braccio, sempre flesso, esegue un movimento ad “S” per andare a cercare “l’acqua ferma”.

Avvicinandoti al centro dell’articolo, questo paragrafo offre l’opportunità di collegare idee precedenti con nuove intuizioni. Usa questo spazio per presentare prospettive alternative o rispondere a possibili domande che i lettori potrebbero avere. Trova un equilibrio tra profondità e leggibilità, assicurandoti che le informazioni rimangano facilmente comprensibili. Questa sezione può anche servire come transizione verso i punti conclusivi, mantenendo il momentum mentre guidi la discussione verso le sue fasi finali.

Conclusione con approfondimenti chiave

In questo paragrafo conclusivo, riassumi i punti chiave trattati nell’articolo, rafforzando le idee più importanti. Incoraggia i lettori a riflettere sugli approfondimenti condivisi o offri consigli pratici che possano applicare nella loro vita. Questa è la tua occasione per lasciare un’impressione duratura, quindi assicurati che i tuoi pensieri finali siano incisivi e memorabili. Una conclusione forte non solo lega l’articolo insieme, ma ispira anche i lettori a coinvolgersi ulteriormente.

Perché il nuoto è lo sport ideale per tutti

Prima di occuparmi di nuoto, allenamento personale, brevetto da bagnino, corsi etc… Frequentavo le palestre e facevo body-building a buon livello. Tutt’ora mi alleno con una palestra da camera una “Station completa”. Eseguendo per anni i corsi di nuoto ho svolto per ogni ora di nuoto circa quindici minuti di ginnastica propedeutica. Per anni ho letto libri di esercizi su questo argomento ed esperimentato esercizi su me stesso, proprio per la voglia di conoscere l’acqua. Posso affermare che il nuoto è lo sport perfetto: basta saper nuotare che il fisico si “scolpisce da sé”. Una volta che una persona

I segreti delle piscine umbre rivelati

Ogni piscina ha i suoi segreti, i suoi pregi e difetti. Quale è la piscina più bella? Quella dove si nuota meglio! All’aperto, dove c’è più ossigeno, temperatura bassa dell’acqua, alberi, in particolare i pini e posta in alta quota collinare. Magari con il camping piscina e ristorante annessi, dove ci si può fermare e passare la notte. Aggiungo a tutto questo una gestione familiare dell’impianto per cui ci si sente come a casa. Sembra impossibile ma esistono posti cos

Le sfide quotidiane di un bagnino in Umbria

Il lavoro da bagnino è una grandissima responsabilità! Infatti in acqua basta uno svenimento che poi diventa annegamento se ci si distrae. Oppure qualcuno che viene in piscina ubriaco o drogato e non sa neanche nuotare. Oppure le mamme che vanno a prendere il caffè al bar e si dimenticano del loro bambino di 3 ò 4 anni che magari d’estate attratto dall’acqua si butta in acqua che vede azzurra e fresca.

Oppure qualcuno che fa una dieta alimentare molto restrittiva per dimagrire e poi si mette a nuotare per ore per bruciare ancora più calorie. e poi perde i sensi.

C’è chi fa il bagno di notte in piscina dopo aver cenato magari in una festa a bordo vasca poi si sente male.

Oppure chi mangia continuamente e tra un panino e l’altro fa quattro tuffi bloccando anche questo la digestione.

Più difficile ancora è fare i corsi di nuoto e tenere sotto controllo la vasca!

In cinque anni in cui ho lavorato in piscina ho effettuato almeno una ventina di salvataggi!

Come padroneggiare le basi del nuoto

Innanzi tutto premetto che io provengo da un percorso di studi che ha il suo interno il liceo scientifico e la facoltà d’ingegneria, per cui il mio stile d’insegnamento è particolare, io lo definirei “incrementale” cioè si impara a nuotare superando piccoli gradini di difficoltà in vari esercizi.

Generalmente in oltre, per ogni ora di nuoto si eseguono fuori dall’acqua esercizi della durata complessiva di quindici minuti, di riscaldamento, di stretching, di potenziamento, di memorizzazione dei movimenti dei vari stili, di respirazione usando anche il training autogeno.

La parte iniziale del corso di nuoto è lo sviluppo dell’acquaticità. Per far questo io utilizzo parte degli esercizi dell’acquagym, cioè di quella arte sportiva che è la ginnastica in acqua.

Avvertenze: se non sapete nuotare, provate questi esercizzi sulla vasca piccola, in acqua poco profonda, soltanto quando è presente un bagnino o un istruttore. In acqua infatti basta uno svenimento per affogare

Vasca piccola quindi, entrata in acqua graduale, camminare in circolo e poi correre in circolo. Avvertirete l’azione fluida dell’acqua che si oppone ai vostri movimenti. Dovrete imparare a camminare e a correre in questo nuovo ambiente.

Passiamo poi ad un al lavoro sulle braccia. Ginocchia piegate, acqua che arriva sopra le spalle, mani a paletta, aprire e chiudere le braccia ruotando le mani. Avvertire la resistenza dell’acqua. Successivamente poniamo le mani lungo i fianchi alziamo e abbassiamo le braccia sempre con le mani a paletta. Avvertire la resistenza dell’acqua.

Utilizziamo la scaletta. Per le prime gambate avendo un sostegno fisso in piscina, la scaletta, perchè non utilizzarlo. Mani che afferrano la scaletta, piedi in iperestensione e ruotati all’interno, battute di gambe.